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News 2006



Questa pagina vuole essere una specie di calendario-diario in cui trovare le informazioni relative a Notizie in cui si trattano argomenti attinenti le tematiche affrontate in questo sito quali il bilancio sociale, il bilancio ambientale, l'etica d'impresa. Si invitano tutte le persone e le strutture che trattano tali materie ad inviare contributi e segnalazioni in modo da favorire lo scambio e la circolazione di informazioni pertinenti con la materia trattata. Tutte le informazioni pervenute verranno inserite in questa pagina, con la citazione della fonte e il collegamento (per approfondimenti e ulteriori informazioni) con eventuali siti collegati. Per eventuali segnalazioni e contributi e-mail





E’ stato recentemente pubblicato on line il sito Internet AGRES - responsabilità sociale in agricoltura


Coop Adriatica: vince il Premio Quadrofedele 2006 per il migliore bilancio sociale delle cooperative aderenti a Legacoop


Il 60% delle grandi imprese realizza il bilancio sociale


A Modena il primo concorso sulla Responsabilità sociale d’impresa


Convegno “Rimini Responsabile: imprese e persone”


Relazioni pubbliche: l’etica e le nuove aree professionali


Quando l'impresa fa etica col sindacato


CSR Manager Network


Una Fondazione per la CSR


La responsabilità sociale d’impresa può contribuire alla creazione di valore aggiunto delle imprese, stimolare la competitività del sistema produttivo e migliorare la qualità e sicurezza del lavoro, contribuire a uno sviluppo economico sostenibile, attento alle esigenze della comunità, ai risvolti sociali e ambientali delle attività d’impresa mentre attenzione particolare sarà rivolta al consumatore.


Responsabilità sociale d'impresa: assegnati i premi alle migliori Tesi


Parte il progetto “Diritti umani e comportamenti d’impresa: nuovi percorsi responsabili”


Toscana, approvata legge per le imprese socialmente responsabili


Responsabilità sociale delle imprese, indagine Formaper: il 39,5% delle imprese lombarde si dicono “sensibili”


Le ONG europee contestano questa impostazione della RSI della Commissione Europea


Varo dell'Alleanza europea per la responsabilità sociale delle imprese


Le nuove linee-guida del Global Reporting Iniziative


FTSE4Good, approvati criteri anti-corruzione.
Saranno applicati, dal luglio 2008, nella valutazione delle imprese socialmente responsabili



Roma, nasce RespET, Centro per l’Impresa Etica e Responsabile


Bilanciosociale.it tra i siti sulla CSR selezionati dalla Commissione Europea per le imprese


Sconto Inail alle imprese socialmente responsabili



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E’ stato recentemente pubblicato on line il sito Internet AGRES - responsabilità sociale in agricoltura

E’ stato recentemente pubblicato on line il sito Internet AGRES - responsabilità sociale in agricoltura www.agres.inea.it realizzato dall’Istituto Nazionale di Economia Agraria nell’ambito del Progetto “Responsabilità sociale: implicazioni ed applicazioni per le imprese del settore agroalimentare”, finanziato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con il fine di studiare e diffondere la tematica nel settore agricolo ed agroalimentare, anche attraverso la definizione di linee guida che forniscano un contesto di riferimento sui principi globali su cui innestare procedure socialmente responsabili.
Il sito Internet è strutturato nelle seguenti sezioni:
- Il progetto – obiettivi, fasi e risultati del progetto in corso di realizzazione;
- Notizie e eventi – archivio di notizie ed eventi di rilievo per la tematica della responsabilità sociale delle imprese in generale e delle imprese del settore agricolo ed agroalimentare in particolare;
- Documenti – archivio di linee guida, normativa e atti di convegno sul tema della responsabilità sociale d’impresa nel settore agricolo ed agroalimentare, nonché di documenti di rilievo sulla tematica in generale;
- Glossario – termini chiave in tema di responsabilità sociale;
- Questionario on line – per raccogliere informazioni sul tema tra le imprese interessate all’argomento;
- Link – raccolta di collegamenti utili sul tema, suddivisi in siti web italiani e internazionali.

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Coop Adriatica: vince il Premio Quadrofedele 2006 per il migliore bilancio sociale delle cooperative aderenti a Legacoop

È stato attribuito a Coop Adriatica il Premio QuadroFedele 2006 per il migliore bilancio sociale delle Cooperative aderenti a Legacoop, insieme alla menzione speciale per il Bilancio d’esercizio. Il riconoscimento dell’Associazione nazionale revisori contabili dell’economia sociale (Airces), è stato consegnato ieri pomeriggio a Roma, in Campidoglio, al presidente di Coop Adriatica Gilberto Coffari, in occasione dell’apertura delle celebrazioni dei 120 anni di Legacoop. All’incontro inaugurale hanno preso parte fra gli altri il ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, il presidente di Legacoop Giuliano Poletti, il presidente del comitato promotore Giorgio Bertinelli, la professoressa Vera Negri Zamagni dell’Università di Bologna. “Si tratta di un riconoscimento importante afferma Coffari per la strategia della sostenibilità adottata in questi anni da Coop Adriatica, e dello sforzo che abbiamo compiuto per offrirne un quadro completo ai soci, ai consumatori, alla collettività e ai cittadini, attraverso il Bilancio preventivo e consuntivo di sostenibilità. Un Bilancio, appunto non solo sociale, ma che rendiconta in modo trasparente i risultati economici, quelli sociali ed ambientali della Cooperativa. Responsabilità sociale d’impresa, solidarietà, mutualità sono i valori che la Coop e Legacoop esprimono da oltre un secolo, e che possono ancora offrire la spinta più innovativa al futuro del Paese”.
Il Premio QuadroFedele, alla sua settima edizione per il Bilancio Sociale, è stato attribuito a Coop Adriatica per il Bilancio di sostenibilità 2005, realizzato secondo gli standard più avanzati della responsabilità sociale d’impresa e verificato da un ente terzo indipendente, Bvqi. La Cooperativa ha inoltre ottenuto la menzione speciale per il Bilancio d’esercizio. Coop Adriatica, secondo le prime stime di preconsuntivo, chiuderà il 2006 con un giro d’affari di circa 1,85 miliardi di euro, realizzato in una rete di 14 ipercoop e 124 supermercati in Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo. A fine anno la Cooperativa di consumatori conterà oltre 936 mila soci (quasi 46 mila in più del 2005), 208.500 dei quali prestatori. La Cooperativa è da molti anni impegnata sui temi della responsabilità sociale d’impresa: è stata tra le prime a redigere il Bilancio sociale e, dal 1999, anche il Bilancio sociale preventivo. Nel 2002, ha intrapreso un percorso strategico “Verso la sostenibilità” che si concretizza, da un lato, nella definizione e realizzazione di una serie di interventi e progetti che diffondano all’interno della cooperativa la cultura e la pratica di una gestione sostenibile, e, dall’altro, nella realizzazione di due bilanci, uno a preventivo l’altro a consuntivo, per verificare il livello di raggiungimento degli obiettivi.

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Il 60% delle grandi imprese realizza il bilancio sociale

Un'indagine realizzata da Pkf, network internazionale di revisione contabile, e Atman Project, società di consulenza direzionale fa emergere come nel nostro Paese la quota delle grandi aziende che redigono il bilancio sociale abbia ormai toccato il 60%.
I dati si basano su di un'analisi tratta da campione di 200 imprese, consultate fra l'estate e lo scorso mese di settembre.
Dalla stessa ricerca emerge anche come il 75% delle aziende si sia dotato di un Codice etico, ed il 45,3% del campione dispone di entrambi gli strumenti.
Nella decisione di realizzare questi strumenti ri Responsabilità sociale un ruolo primario spetta al top management ma contano anche gli uffici legali e le strutture organizzative specializzate.
La redazione viene curata per lo più dalle risorse interne (nel 78,1% dei casi per il codice etico; nel 66,7% per il bilancio sociale) mentre, per una significativa minoranza, vengono costituiti dei gruppi di lavoro interni assistiti da consulenti (nel 18,8% dei casi per il bilancio sociale e nel 15,6% dei casi per il codice etico). Solo nel 14,5% dei casi per il bilancio sociale e il 6,3% per il codice etico l'attività di realizzazione viene affidata interamente all'esterno.

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A Modena il primo concorso sulla Responsabilità sociale d’impresa

Milena Gavioli, vicepresidente di Gulliver, vincitrice in maggio del Premio per l’imprenditoria femminile per il settore servizi, organizzato da Provincia e Camera di Commercio di Modena; Premio nazionale Coopfond per la Mutualità 2005 conferito il 21 settembre 2006 al gruppo cooperativo Granterre; Catia Allegretti, responsabile cooperative industriali di Legacoop Modena, eletta Presidente del Comitato Imprenditoria femminile della Provincia di Modena il 6 ottobre scorso. A questi primi “allori” 2006 di cooperatori e cooperative modenesi di Legacoop se ne sono aggiunti altri 5
Lunedì 9 ottobre si sono svolte a Modena, nel corso di una cerimonia al Teatro del Collegio San Carlo, le premiazioni del primo concorso modenese sulla Responsabilità sociale d’impresa (Rsi), promosso dalla Provincia di Modena in collaborazione di Unicredit Banca e Banca Etica. Ventitre le imprese in gara, di cui 13 cooperative. Otto le sezioni del concorso per le quali sono stati presentati 39 progetti; di cui 16 di cooperative,12 i progetti premiati.
I progetti premiati,sono stati:
per la “Qualità del lavoro e relazioni con i dipendenti”, il Consorzio Cooperativo Granterre con un progetto casa rivolto ai dipendenti con lo scopo di fidelizzare e favorire l’integrazione sociale del personale straniero riducendo il “turn over” nel settore agricolo di produzione latte.
Per la sezione “Rapporti con la comunità”, il premio ex equo è andato a Coop Estense con il progetto “Brutti, ma buoni” e a Nordiconad con il progetto “Last minut market”. Entrambi puntano al recupero di prodotti alimentari ancora perfettamente consumabili che per motivi diversi rischiano di restare invenduti e che sono invece destinati alla beneficenza garantendone le condizioni di conservazione, igiene e sicurezza previste dalle leggi vigenti.
Anche per la sezione “Ambiente” sono state due le aziende a pari merito: la Tellure Rota di Formigine (carrelli a uso industriale) e il Civ&Civ, consorzio cooperativo interprovinciale vini. Il progetto della Tellure Rota ha come obiettivo principale la riduzione del rischio ambientale attraverso la prevenzione, il miglioramento della gestione rifiuti e il riciclaggio. Mentre il progetto del Civ&Civ riguarda il “Lambrusco grasparossa Righi”, il primo vino al mondo con dichiarazione ambientale di prodotto, che consente di mettere a disposizione del consumatore un vino con prestazioni ambientali misurate, verificabili e confrontabili per una scelta consapevole.
Alla cooperativa Ghana Coop, impresa di importazione di prodotti alimentari e artigianali, è andato il premio per la sezione “Filiera fornitori” con un progetto per la promozione dell’identità e della cultura ghanese in Italia e per stimolare azioni di solidarietà verso le comunità più povere del paese africano.
Alla cooperativa Aliante, invece, operante nel settore dei servizi socio-assistenziali-educativi è andato il premio per la sezione “Rendicontazione” con un progetto che fra gli altri obiettivi ha quello di promuovere verso l’esterno una migliore conoscenza delle metodologie di lavoro, in particolare sugli inserimenti lavorativi dei soggetti svantaggiati.
Per la sezione “marketing” il premio è andato alla Demil del settore della distribuzione automatica per un progetto che si pone l’obiettivo di trasformare la distribuzione automatica di alimenti in un mezzo per la promozione di sani stili di vita.
Cut service, azienda service e progettazione settore moda di Rovereto, e Domus cooperativa sociale vincono ex equo il premio per la sezione “Pari opportunità di genere”. Entrambi i progetti hanno l’obiettivo di favorire la donna nel percorso famiglia lavoro e viceversa con soluzioni organizzative flessibili a favore delle lavoratrici madri.
Per la sezione “Innovazione” il premio è andato a Galvanica Nobili di Marano sul Panaro per il progetto del marchio “infinitely recyclable”, cioè “riciclabile all’infinito”. Si tratta di un progetto che punta al riciclo e al riutilizzo dei metalli. Il premio speciale Rsi per il 2006 è andato a Tetra Pak Carton per la creazione dell’asilo nido aziendale.
Da Legacoop Informazioni

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Convegno “Rimini Responsabile: imprese e persone”

Il 5 ottobre, presso la Sala dell’Arengo di piazza Cavour, si è svolto l’incontro “Rimini Responsabile: imprese e persone”, promosso da Coop Adriatica e Legacoop Rimini, in collaborazione con la Camera di Commercio di Rimini: un momento per fare il punto sulla Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) a Rimini, ascoltare le voci di chi la pratica ed i risultati raggiunti, mettere in campo nuove sinergie per promuovere la cultura della RSI a livello pubblico e privato.
A confrontarsi non sono stati quindi solo esperti del tema, ma anche persone che, con diversi ruoli e in differenti situazioni, hanno contribuito alla crescita della Responsabilità Sociale a Rimini e hanno potuto verificare direttamente i vantaggi dell’agire responsabile da parte di istituzioni, organizzazioni, imprese profit e non profit.
Hanno aperto l’incontro, portando il proprio saluto: Alberto Ravaioli, Sindaco di Rimini, Ferdinando Fabbri, Presidente della Provincia e Manlio Maggioli, Presidente della Camera di Commercio. A seguire, due interventi di scenario:
Pierluigi Sacco, docente dell’Università di Venezia, ha illustrato in termini generali lo stato attuale della Responsabilità Sociale ed ha presentato alcune riflessioni sui risultati ottenuti da imprese nella gestione dei dipendenti e nel rapporto con la comunità locale;
Maurizio Temeroli, Segretario Generale della Camera di Commercio di Rimini,ha offerto invece una panoramica di quanto è stato fatto in questi anni a Rimini sul tema evidenziando alcune buone prassi attivate dalle aziende del territorio.
La riflessione sul tema è proseguita con una sessione coordinata da Stefano Trasatti, Direttore di Redattore Sociale, che ha introdotto i contributi di Andrea Zanzini (Assessore Ambiente del Comune di Rimini), Alfio Fiori (Socio Coop), Edgardo Astolfi (Direttore del Consorzio Solo Fresco Rimini), Rosanna Iezzone (Presidente AUSER provinciale Rimini), Paolo Terenzi (Cereria Terenzi Evelino).
In chiusura le conclusioni di Walter Dondi, direttore Politiche Sociali e Comunicazione di Coop Adriatica, che ha sottolineato l’importanza di definire nuovi obiettivi per costruire un futuro più sostenibile per Rimini, ed ha illustrato l'esperienza della Cooperativa di consumatori. Coop Adriatica, infatti, dal 2001 definisce i propri obiettivi e rende pubblici i propri risultati non solo in campo economico, ma anche sociale ed ambientale, attraverso il Bilancio di sostenibilità.

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Relazioni pubbliche: l’etica e le nuove aree professionali

E’ stato recentemente pubblicato il libro “Relazioni pubbliche: l’etica e le nuove aree professionali” a cura di Giampietro Vecchiato ed edito dalla Casa Editrice Franco Angeli.
Di seguito una breve presentazione del contenuto del libro stesso.
Le relazioni pubbliche vengono spesso associate alle peggiori pratiche manipolatorie e, nonostante gli sforzi di molti professionisti e associazioni professionali, la reputazione della professione ha spesso sofferto di scarsa considerazione etica da parte dell’opinione pubblica e di scarsa considerazione professionale da parte della business community. Obiettivo della prima parte del libro è quello di sradicare alcune delle più consolidate opinioni sulla professione analizzandone le aree di criticità e i dilemmi etici (persuasione e manipolazione; pubblicità, informazione e mass media; comunicazione push e pull; lobby; gestione della crisi) e proponendo un approccio eticamente ineccepibile alla disciplina. Obiettivo della seconda parte è invece quello di indagare il ruolo esercitato - e in continua, profonda e rapida trasformazione - delle relazioni pubbliche nella comunicazione e nella comunità dell’informazione, della politica e dell’economia. L’indagine sarà effettuata attraverso la presentazione delle nuove aree professionali che si sono affermate negli ultimi anni e che si stanno rivelando fondamentali per il successo delle organizzazioni (pubbliche e private; profit e no profit). I nuovi settori di intervento sono per la comunità professionale un’importante occasione/opportunità per sviluppare nuove competenze e nuovi business. Tra le diverse aree saranno approfondite: la comunicazione interna; i processi decisionali inclusivi; la responsabilità sociale; la comunicazione pubblica e politica; la diversità e la comunicazione interculturale; la comunicazione per il no profit; il marketing territoriale; Internet. Lo studio della questione etica e delle nuove aree professionali ha l’obiettivo di contribuire all’opera di accreditamento e valorizzazione della disciplina che si sta sempre più affermando tra gli strumenti strategici a disposizione del management per gestire all’interno e comunicare all’esterno, le organizzazioni.
Giampietro Vecchiato è Direttore clienti di P.R. Consulting srl, Agenzia di Relazioni Pubbliche di Padova e Consigliere Nazionale di FERPI, Federazione Relazioni Pubbliche Italiana. E’ inoltre Docente di Teoria e Tecnica di Relazioni Pubbliche presso l’Università degli Studi di Padova e l’Università degli Studi di Udine, sede di Gorizia. Ha già pubblicato, sempre per Franco Angeli: Relazioni pubbliche e comunicazione. Strumenti concettuali. Metodologia. Case history. (2003) e Relazioni pubbliche: valore che crea valore (2005).

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Quando l'impresa fa etica col sindacato

Si potrebbe dire che è l’ennesimo premio intitolato alla Rsi (responsabilità sociale d’impresa) e non ci sarebbe del male, anzi. Ma stavolta c’è anche una novità importante e sta nel fatto che la “bontà” delle imprese sarà valutata soprattutto sulla base di quello che esse avranno saputo fare non da sole ma insieme appunto al sindacato, uscendo quindi dagli angusti ambiti di quella autoreferenzialità che troppo spesso e non positivamente contraddistingue kermesse e riconoscimenti di stampo socialmente responsabili, in Italia e non solo. Stiamo parlando della prima edizione del Premio nazionale Etica & Impresa promosso dalla Regione Toscana, amministrazione regionale che ha già fatto parlare di sé in più di un’occasione per le iniziative, anche legislative, avviate nel campo della Rsi, insieme ad una serie di associazioni di rappresentanza dei lavoratori. Il premio verrà assegnato alle migliori pratiche di responsabilità sociale che aziende e sindacati sono riuscite a tradurre insieme in accordi concreti. Quattro le categorie previste: pratiche di Rsi relative alla persona, all’impresa e al territorio e una categoria speciale riservata alle piccole e micro imprese, che com’è noto costituiscono la stragrande maggioranza del tessuto economico-produttivo del nostro Paese. Il termine per la presentazione delle domande è il prossimo 12 ottobre, mentre la premiazione avrà luogo il 18 novembre a Castiglione della Pescaia.
Chi vuol concorrere si affretti!
Fonte: www.eticaeimpresa.net

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CSR Manager Network

Roberto Zangrandi di Enel è il primo Presidente del CSR Manager Network, la rete dei manager italiani che nelle rispettive aziende si occupano di presidiare le tematiche della responsabilità sociale. Le altre cariche sono attribuite a Sebastiano Renna (Granarolo), Vice Presidente, e a Mario Molteni (ALTIS – Università Cattolica), Direttore.
Nel Comitato di Gestione del Network sono inoltre presenti Primo Barzoni (Palm), Cristina Catellani (Roche Diagnostics), Danilo Devigili (Global Strategy), Sergio Tonfi (Philips), Mauro Zanandrea (Mazzali) e Stefania Bertolini (ISVI).
Gli obiettivi del CSR Manager Network sono molteplici: 1) offrire, mediante workshop interni, occasioni di condivisione delle conoscenze tra gli associati; 2) promuovere la responsabilità sociale nel contesto economico italiano; 3) fornire una rappresentanza a chi elabora e pratica la responsabilità sociale verso il mondo delle imprese, nei rapporti con il Governo e le Istituzioni; 4) promuovere ricerche rilevanti per gli associati, i cui risultati saranno presentati nel Convegno Annuale.
Il Network è stato fondato lo scorso 9 febbraio ed è promosso da ISVI e ALTIS, Università Cattolica. Conta attualmente 44 membri appartenenti ad aziende di varie dimensioni e operanti in differenti settori industriali.

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Una Fondazione per la CSR

L’acronimo che la identifica è I-CSR e sta per Italian centre for social responsibility, in italiano Fondazione per la diffusione della responsabilità sociale delle imprese. Si tratta della fondazione costituita dal ministero del Welfare, insieme agli altri fondatori promotori Inail, Unioncamere e Università Bocconi, sul modello di realtà già esistenti in altri Paesi europei (come il Copenaghen centre in Danimarca
www.copenhagencentre.org), per offrire un contributo e una sponda di carattere istituzionale al dibattito sulla responsabilità sociale d’impresa, in Italia e all’estero. Sul sito, che è costruito secondo precisi criteri di accessibilità descritti nella relativa sezione, si può innanzitutto prendere visione in dettaglio della struttura articolata che la fondazione si è data, comprensiva di un folto Comitato scientifico, e della gamma delle attività in cui è impegnata: dai progetti di ricerca alla realizzazione di partnership tra pubblico e privato, dalle iniziative formative sulla Csr all’azione di networking verso soggetti istituzionali ed accademici, italiani ed esteri. Sono inoltre disponibili, anche se in numero ancora ridotto dato il recente avvio della fondazione, pubblicazioni aventi ad oggetto tematiche di Csr e vengono segnalati eventi d’interesse, quale quello in programma a settembre a Milano a cura della European academy of business in society (www.eabis.org). Soprattutto per i neofiti della Csr, infine, molto utili il glossario e le faq, insieme ai link che segnalano altre risorse web sull’argomento.
Sito web: www.i-csr.it

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La responsabilità sociale d’impresa può contribuire alla creazione di valore aggiunto delle imprese, stimolare la competitività del sistema produttivo e migliorare la qualità e sicurezza del lavoro, contribuire a uno sviluppo economico sostenibile, attento alle esigenze della comunità, ai risvolti sociali e ambientali delle attività d’impresa mentre attenzione particolare sarà rivolta al consumatore.

Queste in sintesi le tematiche trattate nel corso del convegno organizzato da Unioncamere del Veneto: “La responsabilità sociale d’impresa come risposta alla concorrenza internazionale. La qualità e il valore del sistema territoriale locale” e che è stato caratterizzato dalla firma del protocollo d’intesa per la CSR tra Regione Veneto e Unioncamere del Veneto sottoscritta da Elena Donazzan, Assessore regionale alle politiche dell’istruzione, formazione e lavoro e Federico Tessari, Presidente Unioncamere del Veneto.
“La firma del protocollo – ha dichiarato Elena Donazzan Assessore regionale – ci permette di creare un percorso di programmazione futura e per quanto riguarda le prossime iniziative la Regione intende inserire nel testo della nuova legge sul lavoro proprio un articolo, che preveda la responsabilità sociale come finalità delle imprese.”
“Il protocollo rappresenta – ha aggiunto Federico Tessari, Presidente Unioncamere del Veneto - un passo molto importante per la nostra Regione nel cammino per la diffusione della cultura della responsabilità sociale d’impresa”. “La nostra regione – continua – è stata la prima e unica in Italia ad attivare gli sportelli camerali CSR in tutte le sue province e questo è stato reso possibile grazie all’impegno delle Camere di Commercio e all’azione di coordinamento di Unioncamere del Veneto”.
Il sistema camerale e la Regione del Veneto, Assessorato alle politiche dell’istruzione e alla formazione, credono fortemente nella necessità di promuovere e sostenere la diffusione della responsabilità sociale d’impresa. “La responsabilità sociale delle imprese – ha spiegato Federico Tessari, Presidente Unioncamere del Veneto - comporta un valore aggiunto per le aziende e un aumento della qualità della vita per i lavoratori ma anche per i consumatori”. Il Presidente di Unioncamere ha anche voluto ricordare la ripresa economica del Veneto che si è potuta vedere a partire dall’ultimo trimestre 2005, dato che si è poi consolidato nel primo semestre 2006.
E’ grazie al protocollo d’intesa che verrà istituito il primo Forum Veneto Multistakeholder per la responsabilità sociale di impresa, che si ispira all’analoga iniziativa del CSR Forum italiano, avviato nel 2004 dal Ministero del Welfare. Il Forum costituirà un luogo in cui i rappresentanti delle parti sociali, delle istituzioni e della società civile si incontreranno per approfondire e diffondere il tema della responsabilità sociale con l’obiettivo di accrescere il livello di comprensione sulla CSR, promuovere l’innovazione, la trasparenza e la convergenza delle pratiche di CSR e facilitare il dialogo tra gli attori economici e sociali regionali (istituzioni, business-community, sindacati, organizzazione della società civile). All’interno del forum potranno essere individuate tematiche particolari di discussione e potranno essere composti appostiti tavoli di lavoro.
Fonte da www.trevisosystem-online.com

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Responsabilità sociale d'impresa: assegnati i premi alle migliori Tesi

Circa 80 i lavori pervenuti, una giuria composta da esperti osservatori del fenomeno della CSR, 6 premiati, 12 imprese di livello internazionale coinvolte nell’organizzazione e negli stage offerti ai vincitori. Questi i numeri della IV edizione del “Premio Socialis”, promosso in favore delle migliori tesi di laurea sulla Responsabilità Sociale, sulla Governance e sulle iniziative per lo sviluppo sostenibile, ideato da Errepi Comunicazione con il patrocinio di Unioncamere, del Ministero della Solidarietà Sociale, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Roma, della Provincia di Roma e della CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e conclusosi con la cerimonia di premiazione dei vincitori di quest’anno.
“Accanto alla rinnovata attenzione per l’impatto sociale delle attività economiche delle aziende – è sintetizzato in un documento programmatico destinato alle Istituzioni denominato Carta Socialis, e realizzato con il contributo dei giovani vincitori delle precedenti edizioni del Premio e delle imprese sostenitrici dell’iniziativa (Accenture, Alleanza Assicurazioni, BNL, Bracco, Campus, Canon, Fondazione Cesare Serono, Fondazione Chiesi, Henkel, Novartis, Unilever e Vodafone), - c’è l’esigenza di arricchire la cultura gestionale con una dimensione in più rispetto a quelle recentemente esercitate, come l’ambiente o la sicurezza, moltiplicando le occasioni di riflessione e di confronto tra imprese e società civile”.
I giovani insigniti del Premio Socialis avranno la possibilità di svolgere uno stage della durata di almeno tre mesi presso alcune delle aziende sostenitrici, particolarmente attive nel campo sociale.
I componenti della giuria Nadio Delai, Gianfranco Imperatori, Stefano Rolando e Roberto Orsi hanno decretato vincitrici 6 tesi elaborate da studenti delle Università di Roma, LUISS e Pontificia Salesiana, della Cattolica di Milano, della Tuscia, di Teramo e di Foggia.
"Per rendere il fenomeno della responsabilità sociale un valore specifico profondo e condiviso e non un semplice fiore all’occhiello - ha dichiarato Roberto Orsi, Presidente e Amministratore Delegato di Errepi Comunicazione – ogni impresa deve oggi assolutamente innanzitutto realizzare un proprio auditing sociale, diretto ad individuare le modalità più opportune per affrontare un’assunzione di responsabilità nuova o più articolata rispetto al passato”.
Per informazioni:
www.clubsocialis.it

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Parte il progetto “Diritti umani e comportamenti d’impresa: nuovi percorsi responsabili”

Parte con il Convegno “Diritti umani e comportamenti d’impresa: nuovi percorsi responsabili” il Progetto sperimentale che Megas s.p.a., utility nel settore gas, acqua e ambiente della provincia di Pesaro e Urbino, promuove in azienda per introdurre presso il management e le risorse umane il tema “lavoro e diritti umani”.
Il Convegno, che avrà luogo al Teatro Sanzio di Urbino il 14 giugno prossimo, è organizzato in collaborazione con Amnesty International nazionale e vedrà la partecipazione di illustri relatori che si riuniranno nelle Marche per discutere e approfondire il tema “lavoro e diritti umani” e per promuoverne la diffusione individuando approcci innovativi e nuove strategie.
Tra questi: Fosca Nomis di Amnesty International; Laura Iucci dell’ILO, International Labour Organization; Marigia Maulucci della CGIL; Pier Paolo Baretta della CISL; Lamberto Santini della UIL; Mario Pianta dell’Università di Urbino; Paolo Citterio, Presidente Nazionale Associazione Direttori Risorse Umane.
La realizzazione del progetto, che si avvale del patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino e del Comune di Urbino, prevede un percorso di sei mesi che farà seguire al convegno una serie di incontri formativi/informativi in azienda sul tema “lavoro e diritti umani”, finalizzati a rafforzare la comprensione e la diffusione di tutti gli aspetti relativi alla tematica dei diritti umani in azienda.
Oggi, infatti, l’impresa che intende essere responsabile deve coniugare il proprio agire economico con gli interessi sociali ed ambientali della comunità e dei propri stakeholder, consapevole della necessità di assumere un approccio responsabile nei loro confronti. L’impresa che rispetta l’etica e le leggi ha migliori prospettive di crescita nel lungo termine e si garantisce quei benefici connessi ad una condotta socialmente responsabile: migliori rapporti con il personale, maggiore efficienza nelle operazioni e maggiore produttività.
Il tema “lavoro e diritti umani” si inserisce nell’ambito della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), in quanto i lavoratori sono i primi interlocutori dell’azienda, nei confronti dei quali essa è chiamata ad assumere comportamenti corretti e trasparenti.
Il Progetto “Diritti umani e comportamenti d’impresa: nuovi percorsi responsabili” è stato ideato avendo come quadro di riferimento le norme internazionali e gli standard di certificazione sociale, e si propone di diffondere la conoscenza delle iniziative internazionali che vedono Agenzie delle Nazioni Unite, imprese e ONG, organizzazioni sindacali e della società civile, unite nel promuovere la cultura del rispetto dei diritti umani in azienda.
Il Progetto e il Convegno di apertura, nelle intenzioni di Megas s.p.a., rappresentano l’occasione per confermare il proprio impegno nella promozione della Responsabilità Sociale d’Impresa e in particolare del tema “lavoro e diritti umani” affinchè diventino patrimonio comune non solo all’interno dell’azienda ma anche presso la comunità.

Per informazioni:
Officina etica
Via Marcolini, 6
61100 Pesaro (PU)
Tel. 0721.401049
Fax. 0721.406258
www.officinaetica.org
info@officinaetica.org

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Toscana, approvata legge per le imprese socialmente responsabili

Niente obblighi ma interventi e agevolazioni per le aziende che adottano volontariamente gli standard internazionali.
Alle aziende toscane che adotteranno volontariamente gli standard internazionali per la responsabilità sociale delle imprese e sistemi di gestione certificabili saranno assicurati interventi e agevolazioni, a partire dal prossimo piano regionale di sviluppo economico.
Lo prevede una nuova legge, approvata oggi dal Consiglio regionale con il voto favorevole di maggioranza e Prc e l’astensione del centro-destra.

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Responsabilità sociale delle imprese, indagine Formaper: il 39,5% delle imprese lombarde si dicono “sensibili”

Un’indagine Formaper condotta su un campione composto da 499 piccole imprese lombarde fa rilevare che per gli imprenditori della regione l’argomento della responsabilità sociale nell’impresa è all’ordine del giorno.
Il 39,5% delle imprese presenti sul territorio, secondo i dati Formaper, sono attente alle ricadute che un comportamento trasparente e etico nella conduzione della propria attività può avere sia sul piano ambientale che sociale. Ma c’è di più. All’etica e ai valori ideali attribuiscono un valore molto alto: stando ai range dell’indagine dove il massimo è 10 il valore attribuito dagli imprenditori a questi due aspetti è stato mediamente di 8,3.
Certo esistono anche coloro che ammettono di fare attenzione alle istanze della responsabilità sociale per motivi di convenienza, vantaggio della propria immagine e reputazione aziendale (un punteggio di 7,3). Oppure per rafforzarsi e acquisire competitività in un mercato sempre più sensibile a questi aspetti (quest’ultimo aspetto ha totalizzato 6,7). Ma quali sono i campi nei quali gli imprenditori spendono la maggior parte dei tre miliardi di euro che ogni anno si stima siano destinati a settori socialmente responsabili? Al primo posto c’è l'ambiente (28,5%), al secondo il comfort dei dipendenti sul luogo di lavoro (24,7%), al terzo investimenti per migliorare la comunità locale (19,2%). Ma si può sempre migliorare: rimane un 60,5% degli imprenditori che pensa ancora solo agli affari.

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Le ONG europee contestano questa impostazione della RSI della Commissione Europea

Le Ong europee, che hanno dato vita ad una nuova coalizione, contestano questa posizione, sostenendo che non si preoccupa di migliorare l’impatto sociale e ambientale delle imprese europee ma solo di renderle più competitive e capaci di fare profitti.
Le Ong contestano anche l’affermazione della Commissione, secondo cui il Forum Multi-Stakeholder, conclusosi nel luglio 2004, dopo un anno e mezzo di lavori, avrebbe raggiunto una posizione di consenso sul carattere volontario delle attività di CSR da parte delle imprese. Al contrario, le Ong ricordano di aver sempre sostenuto la necessità di stabilire alcune misure legislative vincolanti, come incentivo generale ad un comportamento responsabile da parte delle imprese.
In particolare, la Commissione è accusata di non aver tenuto in nessun conto, alcune proposte avanzate dalle Ong, come la richiesta di rapporti sociali e ambientali da parte delle imprese, di monitoraggi e verifiche indipendenti, nonché della messa in campo di standard e principi internazionali.
La Commissione è anche accusata di aver organizzato incontri segreti con le imprese, escludendo gli altri stakeholder, in contrasto con l’approccio Multi-Stakeholder tenuto in passato. Se la proposta della Commissione venisse adottata, affermano le Ong, ciò significherebbe che l’impegno dedicato al Forum Multi-Stakeholder, da parte di coloro che desiderano arrivare ad un comune sentire, è stato tempo sprecato.
Le Ong che hanno espresso questa posizione sono l’italiana Mani Tese, Germanwatch e alcune coalizioni nazionali sul tema della RSI: l’olandese MVO platform, la britannica CORE, la spagnola SETEM e il Forum Citoyen pour la RSE France.
Anche da parte sindacale, l’European Trade Union Confederation (ETUC) ha espresso preoccupazione, perché “il dibattito sulla RSI rischia di procedere senza una vera partecipazione delle organizzazioni rappresentanti la parte sociale. Non avendo ricevuto sinora alcuna risposta sui punti che restano irrisolti dopo il Forum Multi-Stakeholder, l’ETUC vuole esprimere la sua giustificata preoccupazione sull’evoluzione di un approccio alla RSI sbilanciato e unilaterale, che tiene conto del punto di vista di un solo attore: le imprese”.
Per i sindacati, pur rimanendo ferma la natura volontaristica della RSI, “è indispensabile e fondamentale che la CSR sia governata da linee guida stabilite a livello europeo”.

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Varo dell'Alleanza europea per la responsabilità sociale delle imprese

La Commissione ha annunciato il suo sostegno al varo di un'"Alleanza europea per la responsabilità sociale delle imprese", così da mobilitare le risorse e le capacità delle imprese europee e fare dell'Europa un polo di eccellenza in materia di RSI. Questa nuova Alleanza è aperta e le imprese europee di ogni dimensione sono invitate a manifestare il proprio sostegno su base volontaria. Non si tratta di uno strumento giuridico che le imprese devono sottoscrivere, ma di una cornice politica per le attuali o future iniziative nel campo della RSI promosse da grandi aziende, PMI e dai rispettivi stakeholder. L'Alleanza dovrebbe dar luogo a nuovi partenariati e offrire nuove opportunità di promozione della RSI a tutti i soggetti coinvolti. L'iniziativa odierna costituisce il seguito di un'ampia consultazione di tutti i protagonisti interessati svoltasi nell'ambito del forum multilaterale europeo sulla RSI, che ha presentato la sua relazione finale nel 2004. La Commissione propone di convocare nuovi incontri di questo forum nel 2006 al fine di esaminare con tutti i soggetti interessati i progressi compiuti nel campo della RSI.
Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione e responsabile per l’industria e le imprese, ha dichiarato: "Questa Alleanza contribuirà a trovare una sintesi tra le ambizioni economiche, sociali e ambientali europee. La Commissione ha optato per un metodo volontario più efficace e meno burocratico. Dato che la RSI riguarda un comportamento volontario delle imprese, possiamo promuoverla solo collaborando con le imprese. L'Europa ha bisogno di un clima generale in cui gli imprenditori vengono apprezzati non soltanto per il fatto che realizzano buoni utili ma anche per il loro valido contributo di fronte alle sfide che interessano la società."
Il commissario agli Affari sociali Vladimir Spidla ha aggiunto: "Il partenariato varato oggi rappresenta un'alleanza aperta, il cui obiettivo è dare un nuovo slancio alle iniziative in materia di RSI. Ritengo che la RSI possa aiutare i lavoratori ad adattarsi meglio al cambiamento e ad apprendere le competenze necessarie per l'economia del XXI secolo. Può anche contribuire a fare diventare le pari opportunità una realtà nelle aziende europee e favorire l'integrazione dei gruppi svantaggiati."
Un miglioramento del contesto e delle condizioni per le imprese in Europea crea contestualmente l'esigenza di una maggiore autodisciplina del mondo delle imprese. In questo quadro la RSI è sempre più importante ai fini del buon funzionamento dell'economia di mercato.
Attraverso l'"Alleanza europea per la responsabilità sociale delle imprese" la Commissione intende promuovere l'ulteriore adozione della RSI da parte delle imprese europee e accrescere il sostegno e il riconoscimento accordati alla RSI, vista quale contributo allo sviluppo sostenibile e alla strategia per la crescita e l’occupazione. Secondo la Commissione occorre un nuovo metodo politico per il conseguimento di tale obiettivo. Ciò comporta tra l'altro riconoscere alle imprese il ruolo di protagoniste nel campo della RSI: Allo stesso tempo la Commissione continua ad attribuire la massima importanza al dialogo con tutti i soggetti interessati e ammette che la RSI non si svilupperà senza il sostegno attivo e le critiche costruttive degli attori non aziendali.
Un ampio processo di consultazione
La presentazione di questa Alleanza da parte della Commissione è il frutto di vari anni di dibattito pubblico, consultazioni e dialogo con le imprese e le altre parti interessate. Tappe importanti di questo processo sono stati un libro verde (2001), una comunicazione[ e l'istituzione di forum multilaterale europeo sulla RSI Nell'ambito del forum si è pervenuti a un qualche consenso tra i soggetti interessati; tuttavia in quella stessa sede sono emerse anche notevoli differenze di opinioni tra i diversi soggetti aziendali e non aziendali. È emersa una comune interpretazione europea del concetto di RSI, intesa come l’integrazione volontaria, da parte delle imprese, delle problematiche sociali ed ecologiche nelle loro attività e nei loro rapporti con le parti interessate.
Piccole e medie imprese
A dispetto di quanto comunemente si crede la RSI non riguarda esclusivamente le grandi aziende. Come per molte altre prassi commerciali, alcuni dei più recenti e interessanti sviluppi in questo campo si sono prodotti a livello delle piccole e medie imprese. La Commissione riconosce l'esigenza di un migliore riconoscimento del contributo che già oggi molte PMI apportano nel settore della RSI. La Commissione agevolerà lo scambio di esperienze su come promuovere ulteriormente la RSI tra le PMI.
Risultati conseguibili attraverso la RSI
- Assunzione di un maggior numero di persone appartenenti a gruppi svantaggiati;
- investimento nello sviluppo delle competenze, nell'apprendimento permanente e nell'occupabilità;
- miglioramento della salute pubblica, in settori quali la commercializzazione e l'etichettatura dei prodotti alimentari;
- migliori risultati sul fronte dell'innovazione;
- uso più razionale delle risorse naturali e livelli di inquinamento più bassi grazie agli investimenti nel campo dell'innovazione ecocompatibile e all'adozione volontaria di sistemi di gestione ambientale;
- migliore immagine dell'impresa e degli imprenditori nella società;
- maggiore rispetto dei diritti dell'uomo e delle norme fondamentali del lavoro, soprattutto nei paesi in via di sviluppo;
- riduzione della povertà e progresso verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio.

Ulteriori informazioni:
http://europa.eu.int/comm/enterprise/csr/policy.htm

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Le nuove linee-guida del Global Reporting Iniziative

Saranno presentate, a Milano, il 30 marzo, presso l’auditorium Enel di Via Giosuè Carducci 1/3, il Global Reporting Iniziative (GRI) presenterà la versione aggiornata delle proprie linee-guida per la rendicontazione economica, ambientale e sociale delle imprese. L’evento, intitolato “G3 Sneak Peek”, è organizzato in collaborazione con Enel e KPMG. Costituito nel 1997 su iniziativa del Programma per l’ambiente dell’Onu (UNEP) e dell’Ong statutinense Coalition for Environmentally Responsible Economies (CERES), autonomo dal 2002, Global Reporting Iniziative è oggi un network, che rappresenta la principale organizzazione internazionale di riferimento per la produzione dei rapporti aziendali sullo sviluppo sostenibile e che collabora con il Global Compact delle Nazioni Unite. Le sue linee-guida, raccomandate anche dal Parlamento europeo, prevedono un set di oltre cento indicatori principali ed una cinquantina d’indicatori secondari.

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FTSE4Good, approvati criteri anti-corruzione
Saranno applicati, dal luglio 2008, nella valutazione delle imprese socialmente responsabili


Dal luglio 2008, gli indici azionari delle imprese socialmente responsabili FSTE4Good, promossi nel 2001 dal “Financial Times” e dal London Stock Exchange, conterranno anche criteri anti-corruzione, oltre agli attuali, relativi alla sostenibilità ambientale, la difesa dei diritti umani e il rapporto con i diversi portatori d’interessi.
Lo ha annunciato ieri il FTSE Group, spiegando che le società identificate come a maggior rischio di corruzione dovranno rispondere a dei test di verifica, per verificare le politiche e i sistemi di gestione adottati per attenuare tale rischio.
I nuovi criteri sono stati elaborati in collaborazione con Transparency International, sono basati sui risultati di una consultazione pubblica e hanno ricevuto il consenso di imprese, investitori, organizzazioni non governative e organismi governativi.
Fonte RSINews.it

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Roma, nasce RespET, Centro per l’Impresa Etica e Responsabile

Voluto dal Comune, è gestito da ICEA (Istituto di Certificazione Etica e Ambientale), Avanzi Srl, Banca Popolare Etica e CTM Altromercato Stimolare il dibattito sul tema della Responsabilità Sociale d’Impresa e accompagnare le imprese romane verso comportamenti rispettosi dell’ambiente e che favoriscano la coesione sociale: questo è il fine delle attività di RespEt, il Centro per l’Impresa Etica e Responsabile, che è stato presentato oggi a Roma, in Campidoglio. Il Centro - voluto dall’Assessorato alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale e il Lavoro del Comune di Roma - è gestito da ICEA (Istituto di Certificazione Etica e Ambientale), Avanzi Srl, Banca Popolare Etica e CTM Altromercato. Nel corso della conferenza stampa è stato presentato anche RomaResponsabile, il centro di documentazione on line sulla Responsabilità Sociale d’Impresa, realizzato congiuntamente da AeT-Ambiente e Territorio, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma e dall’Assessorato alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale e il Lavoro, che opererà in sinergia con RespEt. per stimolare un salto di qualità nell’approccio culturale a questo tema. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti Paolo Carrazza (assessore alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale, il Lavoro del Comune di Roma), Nino Paparella (portavoce di RespEt e presidente di ICEA), Franco Bufalieri (presidente di Aet-Ambiente e Territorio, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma) e Cristina Grandi (Tavolo dell’Altra Economia di Roma). ”Da tempo il Comune di Roma ha deciso di promuovere la Responsabilità Sociale d'Impresa”, ha affermato Paolo Carrazza. “Lo abbiamo fatto con le politiche di incentivo alle piccole imprese che nascono nelle periferie, con il programma sull'Altra Economia e ora continuiamo a farlo con questa nuova iniziativa, con l'obiettivo di contribuire al miglioramento della qualità della vita nella nostra città. RespEt è uno strumento di grande utilità, che potrà accompagnare quelle imprese e quei settori della Pubblica Amministrazione che vorranno adottare comportamenti socialmente responsabili”. “In questo senso”, ha aggiunto Nino Paparella, “RespEt si propone come il primo luogo di scambio permanente, nel nostro Paese, tra Pubblica Amministrazione, impresa profit e le più innovative esperienze dell’Altra Economia: finanza etica, certificazione sociale e ambientale, agricoltura biologica, commercio equo e solidale, risparmio energetico ed energie rinnovabili, software libero, imprese sociali”. ”Il Portale Roma Responsabile sarà il luogo dove gli utenti potranno trovare informazioni di ogni tipo relative alla Responsabilità Sociale d’Impresa”, ha spiegato Franco Bufalieri. “Speriamo diventi punto di riferimento esaustivo affinché le aziende romane, facendo loro gli strumenti della Rsi si posizionino in modo strategico e competitivo sul mercato territoriale, nazionale e internazionale”. Ha concluso Paolo Carrazza: “Ad oggi circa il 35% delle imprese finanziate da Autopromozione Sociale si impegna a redigere un bilancio sociale e il 15% si colloca nella filiera dell’Altra Economia. Sono risultati concreti per la costruzione di un tessuto produttivo sano, che con RespEt riceve un ulteriore incentivo a svilupparsi”.
www.respet.org
Fonte RSINews.it

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Bilanciosociale.it tra i siti sulla CSR selezionati dalla Commissione Europea per le imprese

Nel sito della Commissione Europea c’è una vasta area informativa dedicata alle imprese, siano esse di grandi dimensioni sia piccole e medie. Una particolare attenzione è stata data al progetto Europeo sulla CSR (Corporate Social Responsibility) per stimolare ed educare le PMI ad iniziare un percorso di responsabilità sociale dall’interno verso l’esterno. La Commissione ha voluto segnalare alle imprese una serie di link utili alla realizzazione delle attività relative la CSR, tra questi strumenti c’è il bilancio sociale. Per avere informazioni concrete sulla stesura di un bilancio sociale, è stato selezionato, per l'Italia, il nostro sito www.bilanciosociale.it.
Clicca qui
http://europa.eu.int/comm/enterprise/csr/campaign/links/index_it.htm

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Sconto Inail alle imprese socialmente responsabili

l'Inail ha previsto per le Imprese Socialmente Responsabili la riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell'art.24 delle Modalità di applicazione delle Tariffe dei premi (D.M. 12/12/2000) dopo il primo biennio di attività. L'art.24 prevede che le aziende, che abbiano effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, possono presentare la richiesta di riduzione compilando l'apposito modulo di domanda (MOD.OT24). La riduzione del tasso medio, pari al 10% per le aziende fino a 500 lavoratori anno e al 5% oltre 500 lavoratori anno, riguarda gli interventi attuati nel corso dell'anno precedente quello di presentazione della domanda.
Per ulteriori informazioni:
www.inail.it/assicurazione/nuovetariffe/dopoprimobiennio3.htm

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